martedì 18 dicembre 2012

Non ci sono più le mezze stagioni

Le cose non sono più come una volta: non mi entusiasmano più, finiscono prima di iniziare e mi fanno sentire ancora più insicura. In una parola: non mi innamoro più. Non trovo più la possibilità di un amore assoluto in quelli che incontro. A tutti manca il trascendente e l'infinito, tutti mettono in mostra i loro difetti con troppa fretta, non c'è più mistero, non c'è spazio per l'immaginazione, non c'è motivo per concedere il beneficio del dubbio. Tutti sono come appaiono e non c'è nulla dietro. Non ha più senso indagare perchè non c'è nulla da cercare. La ricerca in terra degli abitanti del mio mondo interiore si è conclusa: nessun ragazzo è uscito dai miei sogni per diventare reale, sono tutti belli saldi nei miei pensieri, l'unico luogo dove esistono ancora. O forse non ci sono più neanche lì, si sono estinti perchè li ho abbandonati, ho smesso di credere in loro. Come le fate, che quando dici che non credi alla loro esistenza, ogni volta ne muore una. Come le fate.

Oh sto per esplodere. Tutta questa immobilità non la reggo più. Voglio la sorpresa, voglio l'angoscia, voglio la riflessione, voglio la preparazione, voglio... la speranza. Voglio ricominciare a sperare in qualcuno. Voglio guardare qualcuno negli occhi e sperare che sia davvero fantastico come sembra e che io sembri fantastica a lui. Voglio leggere l'interesse nei suoi occhi. Ho bisogno di rivivere quel particolare momento in cui ti accorgi di qualcosa di vivo negli occhi dell'altro, quei lampi che attraversano lo sguardo e che reagiscono in base a quello che dici, che si bevono ogni parola. Questo mi manca. Questo vorrei. Come le fate.

mercoledì 27 giugno 2012

Devo dirti una cosa

Devo dirti che non ti amo.
Devo dirti che sono innamorata di un altro.
Devo dirti che voglio continuare a stare con te.
Devo dirti che non sei la persona giusta.
Devo dirti che penso a lui quasi quanto penso a te. 
Devo dirti che chi amo ha un nome e una faccia, ma non esiste davvero. 
Devo dirti, a proposito di lui, che lo odio, che mi spaventa e mi fa stare male, ma non riesco a smettere di pensare a lui. Devo dirti che so che te ne sei accorto e so anche che fai finta di niente.
Devo dirti che approvo il fatto che anche tu, come me, preferisca accontentarti piuttosto che stare da solo. Devo dirti che te lo avevo detto che alla fine avresti trovato un compromesso, e devo dirti che quel compromesso sono io.
Devo dirti che so che non mi ami. Devo dirti che so che ami ancora lei, che so che eviti di pensarci perchè ti fa troppo male e so anche che è il genere di dolore in cui ti trovi meglio, per questo finisci per non pensare ad altro.
Devo dirti che sei troppo piccolo per stare male davvero, per questo fuggi quando invece dovresti combattere, per questo sei superficiale quando dovresti approfondire, per questo ammutolisci quando dovresti parlare. Devo dirti che è principalmente questo il motivo per cui non sei abbastanza per me.
Devo dirti che odio i tuoi amici, soprattutto perchè non mi vogliono con loro... no, neanche questo, soprattutto perchè per loro non fa differenza alcuna che io ci sia o meno. E soprattutto devo dirti che li odio perchè ciò che dicono è vuoto, quindi o provoca in me risate altrettanto vuote, o urta terribilmente la mia sensibilità, mi ferisce e mi fa rabbia. Devo dirti che ciò mi succede soprattutto con lui. Soprattutto perchè non riesco ancora a credere di non piacergli.
Devo dirti che non riesco ancora a credere anche al fatto che lui, il lui che ho conosciuto, che ho amato e che forse amo ancora, non esiste.
Devo dirti che tutte queste cose, non te le dirò mai.

sabato 28 gennaio 2012

Tu sei il ragazzo perfetto

Per non stare da sola.

Oh, e lo sai che è così. Se stiamo insieme, (se), è solo per non sentirci soli. Non ti prendo abbastanza. Non posso neanche lamentarmi del fatto che non fai nulla per me, perchè in generale fai talmente poco, anche per te stesso... Saresti stato la cosa più bella che mi sarebbe mai potuta capitare se ti avessi conosciuto due anni fa, perchè tu hai tutto ciò che cercavo in quell'altro. Ma ti sto conoscendo ora, e ora non credo di poterti amare. E non penso che tu potresti amare me, perchè io ho già superato i problemi in cui te sei impantanato e oramai non posso più capirli. Te ne sei accorto, no? Hai ragione, io credo di essere migliore di te. Migliore non nell'aspetto ne nelle capacità, tantomeno nel rapporto con gli altri. Credo di essere migliore perchè, grazie ad una serie di circostanze, ho già capito cose che tu devi ancora capire. E questo ci divide enormemente. 
Una cosa in cui ci assomigliamo, invece, è la codardia. La prima volta che siamo usciti, parlando della tua ex, mi avevi detto "non ho le palle di lasciarla". Infatti hai lasciato che le cose tra voi si deteriorassero talmente tanto che quando finalmente vi siete lascianti avete tirato entrambi un sospiro di sollievo. Temo che anche io farò lo stesso. Pensare che sei qui mi aiuta a sperare, mi fa sentire contenta di essere viva, mi da un motivo per svegliarmi la mattina. Mi hai trascinata in una routine molto comoda e ora non vorrei rinunciarci per nulla al mondo. Sono stata sola troppo, troppo tempo, perciò per adesso ti voglio con me. Ho solo paura di quanto potrebbe durare questo "adesso". Perchè potremmo continuare così chi sà per quanto tempo, visto che mi piaci abbastanza da sopportare senza problemi i tuoi amici, le tue paturnie, le tue cattive abitudini, le tue mille cose irrisolte. Questo perchè, a differenza tua io ho coscientemente fatto mio il compromesso, mentre te, pur credendoti integro, anche se non te ne sei accorto, di fatto stai con una persona che non capisci sino in fondo, pur di non sentirti solo. Però tu dici di poter essere unicamente o bianco o nero, non è vero? Così quando te lo chiedo non sei disposto a venirmi incontro davvero.
Questa è una delle cose che io ho capito e tu no. Un'altra è l'importanza delle critiche. O, in generale, l'importanza del dire tutto ciò che si può dire, parlare finchè non si raggiunge un punto d'incontro. Un'altra ancora è la necessità di sacrificare cose importanti per ottenere qualcosa di altrettanto importante. L'altra è il cercare di non appesantire i rapporti. L'ultima è il saper valutare l'importanza di determinati comportamenti in una relazione. In una parola, io credo di riuscire a sottomettere il mio egocentrismo al tuo, quando ce n'è bisogno, tu no. Ecco cosa credo di avere più di te. Che poi, sicuramente tu hai molto altro che io non ho, ma il punto è che non hai ciò di cui io ho bisogno. "Devi crescere, Dawson".

lunedì 21 novembre 2011

Una tragedia piccola piccola, personale, quasi tascabile, tutta per me ♥

Beh, l'importante è che ci stiamo entrambi. Nel senso che io ci sto, ma anche lui... sta. Con un'altra. 
Eh, succede. 
D'altronde non sono mica troppo interessata. Nuooooo. Tre volte.
Però davvero, più che altro sono shockata. E' la copia sputata di quell'altro. Come parla, cosa dice, come lo dice, le pause, i movimenti... so uguali. Ci sarà tipo una specie di setta o scuola pirica in questa città di merda? Dove ci si diploma in grezzagginealchooldrogainsensibilitàcadenzadonca? Se si, la voglio fare anche io. No, non è vero. Ho superato la fase in cui volevo diventare così, non è la mia strada. Finchè ci sei dentro e ragioni come loro sembra tutto fichissimo ma se ti allontani un attimo vedi tutto il marcio. Ho l'idea che sta gente crede di essere terribilmente coerente e chiara e buona e giusta... e invece non ha capito un cazzo. Sono piccoli, sono minuscoli. Fuori dalla bocca dell'inferno annasperebbero e affogherebbero in pochi istanti. Anni fa era affascinante parlare con un ragazzo che sembrava avere capito tutto della vita, che aveva un'idea per tutto, che era sicuro di tutto, che non chiedeva mai niente. Poi però cresci e capisci che tutto ciò è molto fico, ma anche vuoto. Non fanno che negare l'evidenza. Non hanno responsabilità di nulla, agiscono random, parlano random, non spiegano mai nulla e quel che peggio non SI spiegano mai nulla. Se gli chiedi "perchè?" sono persi. Se gli chiedi "che vuoi che faccia?" ti dicono "niente". E se non fai niente ti consigliano al loro amichetto il quale a sua volta ti dirà che non è un mostro e che non vuole farti del male... intanto però sta arrotando i coltelli. Sempre a fare le vittime, 'sti stronzi, sadici perugini del cazzo. E crescete, Dio caro!

domenica 6 novembre 2011

It's not like you killed someone.

It's not like you drove a hateful spear into his side.
Praise the one who left you
Broken down and paralyzed.
He did it all for you.
He did it all for you.   Judith, A Perfect Circle

Loro parlano di Dio, io parlo di un mancato Personal Jesus, più o meno siamo lì.
E lo so che non si fa. Lo so che sbaglio a credere nei Personal Jesus. Però tanto se qualcuno non mi viene a prendere di peso non uscirò mai dal "passaggio traumatico all'età adulta" come lo chiama qualcuno più adulto di me. Io lo chiamerei piuttosto "it's not a fashion statement it's a fucking deathwish" giusto per fare una citazione idiota (My Chemical Romance, ahahahah). Oh, ma non è colpa mia se all'inizio della loro carriera davano dei titoli cazzutissimi alle loro canzoni, come ad esempio "you know what they do to guys like us in prison"! Però nella classifica dei tioli più yeah mi sa che vincono i Rakes con "the world was a mess but his hair was perfect". Si, decisamente. U.U
Ma ho divagato.
Dicevo dei Personal Jesus. Someone to hear my prayers, someone who cares... è tanto assurdo che io ne voglia uno così? Saprei ricompensarlo, giuro. Anche perchè sto sempre malissimo se non rendo i favori. E poi so stare vicina a chi mi è stato vicino, so voler bene a chi mi vuole bene. Non mi manca niente. Solo la possibilità. Datemene una, vi prego. Anzi, dammene una tu, visto che è te che vorrei conoscere ora. Dimostrami che non siete tutti stronzi di merda lì in mezzo.
Oppure dimostrami che sei un coglione anche te. Dimmi che solo un'ingenua come me avrebbe potuto credere che qualcuno potesse essere interessato a conoscermi in quel modo, che non sono ne abbastanza carina, ne vagamente interessante. Dimmi di cosa avete parlato quella sera. Dimmi che avevo ragione quando pensavo che l'unico discorso in grado di convincere un ragazzo “fidanzato ufficialmente” a chiedere l'amicizia ad una sconosciuta è qualcosa del tipo “quella ci sta, sicuro”. Voglio sapere ogni parola che ricordi (se è vero che non te lo ricordi) di quel discorso. Voglio la verità. Voglio che ammetti di essere stato tanto imbecille da fare uno scherzo orribile su suo consiglio proprio a me, come se non mi fossi già distrutta abbastanza a cusa sua. Come se non fossi abbastanza spezzata.

P.S. Io voglio vedere morti voi idioti che mettete mi piace a rota su facebook solo quando scrivo stronzate e sono volutamente cretina. Questo la dice lunga sul vosto livello cerebrale. Mi fate di uno schifo clamoroso. Continuate pure così e scoprirete quanto può essere maligna una timida e dolce tontola se trova qualcuno che le da spudoratamente modo di esserlo.

venerdì 14 ottobre 2011

Cose Terribilmente Dolorose Ma Necessarie

No, come vuoi tu.

Non volevi niente e io non ti darò più niente, neanche una parola.
E spero che ti piaccia, almeno a te, perchè a me non piace affatto, anzi, lo trovo devastante.
Ma, anche volendo, non mi è rimasto più altro da darti.

sabato 8 ottobre 2011

La Politica Su Facebook

E' una delle cose più tristi che io riesca a concepire. Tutta questa mobilitazione, questa corsa all'adesione a questa o quella campagna. Ma davvero vi interessa sta roba? Perchè? Spiegatemi perchè, visto che io proprio non riesco a capire.
C'è forse qualcuno ai piani alti che vuole impedirvi di pensarla come vi pare, andare dove preferite e amare chi volete? Vi stanno forse in qualche modo impedendo di essere felici qui e ora?
E allora perchè prendete tanto a cuore queste questioni? Da che deriva questa vena satirica e polemica che sembra abbiate improvvisamente scoperto tutti quanti? Ad aprire facebook sti giorni sembra di trovarsi ad una convention di paladini della giustizia: è una vergogna di qua, l'Italia fa schifo di là, battute che non fanno ridere da tutte le parti. A sentirvi sembra che abbiate a che fare coi politici personalmente, sembra che Berlusconi si sia scopato vostra sorella. 
Ma avete tutta 'sta voglia di sporcarvi le mani a scrivere della loro merda? Allora diventate scrittori e giornalisti, datevi alla politica voi stessi, fate qualcosa! E' troppo comodo essere "impegnati" stando comodamente seduti in poltrona a mettere i "mi piace" su facebook.
Oh, ma scusate, voi siete quelli che cambieranno le cose. E perchè, di grazia, questo casino di parole inutili sarebbe giusto e nobile? Credete di agire per il bene comune? Tramite facebook?! ò.O
Siete proprio indignati eh? Ma bravi. Continuate pure ad infilare  l'antiberlusconismo tra un video dei Nirvana e una citazione sbagliata, ma si, mettete tutto sullo stesso piano, tanto che differenza c'è? Sono solo modi diversi di essere alternativo. Ma non capite che quella che mandate in giro non è informazione, perchè nessuno che partecipa alle vostre grandi mobilitazioni si informa davvero? Non capite che la maggioranza aderisce solo per avere qualcosa con cui attaccare bottone con la tipa in Coverse e kefiah?  Non capite che la maggior parte de 'sta roba è diffusa dai finti sinistroidi del cazzo, quelli che Saviano è il nuovo Pasolini? Ma andate a suonare i bonghi, va.
Per quanto mi riguarda, con la fine del mondo imminente ho altro a cui pensare. Non che me ne sarebbe fregato molto in ogni caso, ma ora mi interessa meno che mai. Perchè il mio mondo finirà molto prima del 2012, e precisamente, la mia vita, o almeno quella che riesco a immaginare, finirà il 15 ottobre dopo il concerto dei Cani. A meno che io non trovi un'altra cosa carina da attendere che mi consenta di sopravvire ancora un po', finchè non sarà passata anche quella, e così via. Sto facendo come Sherazade: rimando di giorno in giorno la mia fine raccontandomi storie, illudendomi e aspettando tempi migliori. La faccenda mi impegna seriamente e non c'è spazio per molto altro.
E scusate se salvare me stessa mi interessa molto più che salvare Wikipedia.
A adesso crocifiggetemi, lapidatemi pure, sono pronta. Aspetto con gaudio i vostri commenti piccati. Ditemi che è a causa di quelli come me che l'Italia va a rotoli, ditemi che gli ignavi vanno all'inferno e i disfattisti sono solo sfigati frustrati. Forza, fatevi sotto!