martedì 16 febbraio 2010

American Beauty

Alla fine l'ho visto. E adesso ho paura, terrore autentico. Perchè, nonostante nessun personaggio ricordi me o qualcuno che conosco, mi rendo conto che questa potrebbe essere benissimo la mia storia. Ho un pò della donna isterica che sclera perchè non riesce a raggiungere il successo, un pò dell'uomo di mezza età che sente di aver sprecato una vita e vorrebbe rifarsi, mi sono sentita spesso come la ragazza che ha sempre sparato balle ed in realtà è solo una bambina impaurita e, per quanto assurdo, ho anche qualcosa dell'ex marine violento fissato con le regole. Per non parlare della ragazza che non si piace e finisce per innamorarsi perdutamente del primo spostato che le presta attenzione. Ho sempre sognato di conoscere un ragazzo che passasse il suo tempo ad osservarmi. Magari giusto un pò meno fuori di testa.
Credo che mi abbiano consigliato questo film almeno 3 persone diverse, e tutti lo vedevano adatto a me. La prima volta, l'ho sentito nominare più o meno 13 mesi fa. Un'orribile giornata di pioggia. Ricordo per filo e per segno come mi aveva descritto la scena della ragazza che chiede scusa per essere un'imbaranata, una scena che ho vissuto non so quante volte... in circostanze diverse. Sinceramente è davvero uno dei miei incubi peggiori. E non sono d'accordo con l'interpretazione che me ne aveva dato allora. Non è come se il padre, scoprendo che la donna che sognava è solo una ragazzina, si senta morire... più che altro è come se finalmente aprisse gli occhi: nella vita non si può fare tutto ciò che si vuole, aveva commesso una serie di terribili errori, con le persone che per lui erano importanti, per inseguire una stupida fantasia. O almeno questo è quello che spero, perchè quando gli chiedono come sta e lui risponde "da Dio" sembra sincero. Sta da Dio perchè ha appena capito ciò che nella vita conta davvero, no?
Ma io non sono un ragazzo, non posso capire cosa accada nel cervello di un uomo quando la persona che sogna si rivela... una delusione. Non ho neanche avuto il coraggio di guardare la faccia dell'attore nel momento in cui scopre la verità. Troppo realistico. In realtà non capisco perchè mi faccia tanto senso... non so neanche se mi è mai accaduto veramente. Comunque, odio quella scena. Odio quando e come l'ho vista nella mia testa per la prima volta. Non credo che rivedrò mai questo film.

Credo che questo fosse l'ultimo spunto che mi era rimasto. O almeno è l'ultimo che ho seguito. Mi sento un pò come se avessi saldato l'ultimo debito... e spero che con questo la questione sia finalmente chiusa anche da parte mia. Ma credo che lo saprò solo quando tornerò a casa. Si tratta, come al solito, solo di aspettare e vedere quello che succede.

sabato 6 febbraio 2010

Waiting

Cercando su internet non-ricordo-più-quale-stronzata-sull'amore mi sono imbattuta in una frase del tipo: "non puoi pretendere di trovare una persona che ti risolva la vita, devi sentirti già completa di tuo prima di conoscere l'altro, in modo che il vostro amore sia solo un di più che rende l'esistenza migliore, non la tua unica ragione d'essere". Leggendo queta frase il mio primo pensiero istintivo è stato: " cavoli, ho sempre sbagliato tutto". Però il bello ed il brutto di me è che non mi fermo mai al pensiero superficiale, ma infierisco finchè non ho rivoltato la questione come una calzino. La verità è che io sono sempre stata completa, e insieme, non sono mai stata più lontana dalla completezza. La verità è che allo stadio in cui sono ora, ogni possibilità di miglioramento mi è preclusa. Piango strepito mi batto e urlo ma non ottengo nulla, sono sempre la stessa, non evolvo. D'altronde è la strategia narrativa per eccellenza: situazione di stallo, cambiamento improvviso, degenerazione, miglioramento, ritorno alla situzione iniziale, solo più felice. Ecco, sono un personaggio bloccato al primo stadio, non posso se non aspettare un fattore esterno che piombi nella mia esistenza vuota e gli dia un minimo di senso. Che si fottano tutti i coglioni che dicono "guardati intorno, la tu esistenza non è vuota, hai il canto degli uccellini, il sole che sorge ogni mattina e il frigo pieno..." Forse questo basta a voi, non a me. Forse sono una di quelle persone incontentabili che nella vita puntano sempre più in alto. Forse. Invece non credo che sia chiedere troppo avere un motivo per svegliarsi la mattina migliore di "fare colazione". Allora io sto aspettando. Perchè forzare la mano partendo e andando lontano o costringendomi a stare con chi non amo, non ha funzionato. Se volete sapere come la penso, non credo affatto di essere l'unico essere umano incompleto a questo mondo. E la persona che sto aspettando ha bisogno di me quanto io ne ho di lui, per essere intera, finita, migliore. Solo che ancora non lo sa. ^.^

martedì 2 febbraio 2010

Merda

quando sei bambino e inviti i tuoi amichetti per il compleanno... pensi alle feste che hanno fatto loro e a come erano tutti felici... e vorresti ricreare la stessa cosa... e magari capita che inviti tutti... tranne uno... non perchè lo odi o cosa... solo perchè, non ti va. E quello viene lo stesso, perchè lo hanno invitato altri... e si diverte pure, e gli altri anche... e te no.
Merda.