sabato 20 novembre 2010

Ecco, ci sono quasi.

Devo solo mettermi in testa che quella persona non fa più parte della mia vita. Da mesi. Anzi, devo proprio capire che, sebbene io cercassi di trattenerlo a me con tutte le mie forze e con tutte le mie armi, quella persona non è mai stata dalla mia parte, ne è mai stato mio complice.
Va bene... e adesso che lo so... che faccio?!



A parte questo...

Ieri mentre facevo i compiti al letto col computer sulle ginocchia è successa una scena da film horror di serie A. Mentre ero tutta concentrata sul computer, le coperte sul fondo del letto tremolano improvvisamente, si gonfiano da sotto e qualcosa inizia a muoversi, risalendo il letto, da sotto le coperte, verso le mie gambe. Per un istante sono rimasta gelata.
Poi mi so ricordata che qui a casa abbiamo un certo animale capace di infilarsi silenziosamentissimamente nei letti altrui giusto per farti cagare sotto. Fanculo Leotardo, ti amo.


 LEO. Lui vede cose che noi umani non possiamo neanche immaginare...

lunedì 15 novembre 2010

Post-Fraido Depression Phase Complete

Come da titolo, mi è passata. Non la cotta, no quella no, non c'è speranza che passi, però la depressione che programmaticamente segue il breve momento di gioia incommensurabile data dalla speranza di poter stare vicina alla persona che più mi interessa, dicevo quella depressione lì, me sa che me l'ho lasciata alle spalle. La cosa che mi ha spinto ad uscirne è però... quantomeno strana, direi. E brutta, anche. Insomma è successo che mister so-un-cazzo-chi-sei semplicemente leggendo il mio FBrofilo si è sentito in grado di dare un giudizio psicologicamente approfondito su di me. E mi ha dipinta come una scassacazzo assurda e me lo immagino proprio con la sua voce strascicata e il suo accento romano che dice “e pensare che io sono una persona comprensiva, adesso un po' lo capisco a coso...” Persona comprensiva sta cippa. Ma porca merda, lasciami portare il mio lutto come mi pare, se non trovo modo migliore di portarlo che scrivere stronzate su fb, perchè la cosa deve urtarti così tanto? Che poi, tra l'altro, me l'hai chiesta tu l'amicizia e io l'ho accettata solo per cortesia. E pensare che continuo a fare e disfare il mio contatto fb solo per avere amici con cui sentirmi libera di scrivere quello che mi pare, bella sega che non posso neanche far sapere che sto male. Che poi sicuramente erano critiche dette con le migliori intenzioni perchè: “sono una ragazza carina MA...”
ma.
Se potessi rendere sonoramente su questo blog come mi fa sentire una frase del genere, l'onomatopea giusta sarebbe qualcosa di simile a: “MGHRRRRBWAAAAAAARGHHH” mentre l'immagine visiva sarebbe una tizia che trema di rabbia e impotenza con gli occhi e i pugni serrati e la bocca spalancata in tutta la sua apertura. Dio. Mi rifiuto di credere che le persone mi vedano così. Cioè io ammetto di essere in parte così. Ma non può esserci solo questo, no? Cazzo sono 22 anni che passo ogni istante del mio tempo libero a psicoanalizzarmi (e questo blog ne è una prova) e ancora non mi conosco e tu ci saresti riuscito dopo una mese di amicizia su fb? Merda se è davvero così sei un fottuto genio della psicologia. Io so di essere in grado di passare una serata in mezzo a gente che non conosco e riuscire a fare amicizia, so di poter risultare interessante, so che posso colpire un ragazzo, so che se mi impegno posso anche essere vagamente simpatica... ma se sto passando un periodo di merda in cui piango in media 3 volte al giorno e non ho idea di come uscirne credo che sia normale che la mia simpatia su fb ne risenta. Come può non capire quanto sto male per quello che è successo (o meglio, che non è successo) con coso? Eppure lo so che è una persona sensibile, e che ha anche vissuto qualcosa di simile. Dovrebbe sapere o almeno dovrebbe essere in grado di immaginare com'è andare in fissa con una persona talmente tanto e per talmente tanto tempo che ogni volta che la vedi senti le scariche elettriche, ogni volta che la sfiori per sbaglio la tua pelle continua a bruciare per ore nel punto di contatto, ogni volta che dice o fa qualcosa che ti piace particolarmente sei talmente felice che non ci credi. Tutto ciò sempre cercando di controllarmi e di tenere ben presente che lui non prova neanche una parte infinitesima di tutto ciò. E quando, nonostante tu ce l'abbia messa tutta, ma tutta davvero, le cose vanno lo stesso a puttane... come volete che io stia? Cosa pretendete che faccia se non piangermi addosso finchè non mi passa? Considerando poi l'ansia da tesi e laurea, la pillola, la gente che attorno a me mi sbatte in faccia come gli vada tutto bene, Giulia che non c'è più, la camera che porta sfiga, io che mi faccio più schifo del solito, la quarta di reggiseno che non mi entra più, i miei che rompono come sempre, i capelli da Lord Farquaad e mille altri problemi stupidi e la mia iper iper ipersensibilità... come avrei potuto non sprofondare quando l'unico pensiero che mi faceva felice è venuto a mancare? Dio cristo un po' di empatia, porca vacca.
E non sono solo arrabbiata. La verità è che mi è dispiaciuto enormemente. Perchè a me mister so-un-cazzo-chi-sei mi sta sinceramente simpatico. Ho anche avuto una cotta per lui, una sera che ero senza occhiali e l'avevo scambiato per la reincarnazione di Brandon Lee. E' una gran brava persona, sfortunata almeno quanto me, simile a me in una maniera tale che più di una volta ho pensato fosse la mia versione maschile: una famiglia incomprensibile, un'esperienza all'estero non proprio soddisfacente, una buona dose di pesantezza, malinconia, sensibilità e voglia di farsi apprezzare e per finire una timidezza e goffaggine intrinseca con l'altro sesso. Potrei chiamarlo fratello. Eppure non mi ha capita. E a questo punto mi chiedo... se non mi ha capita lui, come può averlo fatto il mio fraido, visto che siamo due persone quasi totalmente opposte? Che pensa di me una delle pochissime persone che hanno completo potere su tutte le mie emozioni? Ho abbastanza faccia da culo da andarglielo a chiedere direttamente, fregandomene altamente di aggravare ancora di più le cose con le mie domande moleste... perchè semplicemente con questo dubbio non so convivere. Peccato che... è sparito. Yeah. Il suo tempismo per fare e non fare, dire e non dire qualsiasi cosa ha dello straordinario... spero solo che non mi stia evitando.
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Vademecum di frasi da dire a chi ha appena perso una gamba.
Da tenere sempre a portata di mano nel caso capitasse ad un tuo caro amico.
  • Ehi! Quanto tempo! Ma... hai cambiato qualcosa? Ti trovo diverso, ma non riesco a capire in che...
  • ma cosa hai lì? Un nuovo taglio?!
  • Se vuoi un consiglio da amica, l'asimmetrico non ti dona...
  • sei dimagrito un po' troppo in basso a destra...
  • stai in gamba!
  • Gambe in spalla!
  • Stasera partita a calcetto?/un giro in bici?/ andiamo a correre?
  • ehi sirenetto!
  • Bhè, ma non ti senti più leggero ora?!
  • Ma quando vai a comprare le scarpe, se ne prendi una sola ti fanno lo sconto?
  • Ma non sei felice? Hai il 50% di possibilità in meno che qualcuno ti pesti un piede!
  • Guarda il lato positivo! Non c'è il rischio che tu possa infilarti per sbaglio 2 calzini diversi!
P.S. Ehi, nel caso questo post (e tutti gli altri) finissero sotto gli occhi sbagliati... non giudicatemi troppo male. Mi sento vicina ad una persona e mi dispiace moltissimo se sta male... avrei voluto fare qualcosa... ma come? Vorrei parlargli, come al solito. Ma non potendo parlare con lui, parlo di lui, sempre... come al solito, quindi. Bene o male, basta che se ne parli, direbbe Rocco Siffredi.
E le cose che sfotto e insulto di più in realtà sono quelle che più mi piacciono, se non si fosse capito. Così si spiega anche perchè non faccio altro che buttarmi merda addosso, no?