domenica 26 dicembre 2010

Effetto Tarzan

O, di come, non avendo trovato compagnia migliore, Jane andò con lo scimmione.

Credo di aver fatto una scoperta sorprendente per l'antropologia: l'effetto Tarzan. Questa ingegnosa teoria risponde alla domanda: perchè una ragazza istruita e ben educata come Jane avrebbe dovuto innamorarsi dell'uomo selvaggio? Semplice, perchè nell'isola dove era andata col padre a studiare i gorilla non c'era nessun altro ragazzo. E, si sa, in tempo di guerra ogni buco è trincea. Quindi la povera svampita Jane, che si sentiva tutta sola soletta, non ha potuto che cedere alle attenzioni fisiche dell'uomo-scimmia. Ma la teoria funziona anche al contrario: perchè il forastico Tarzan si innamorò dell'inglesina con la puzza sotto il naso? Ovvio, perchè non aveva mai visto una ragazza prima.
(Cmq, per chi se lo stesse chiedendo, si , ho visto Tarzan della Disney ieri. E ho pure pianto un sacco =°°C )

Credo quindi di essere affetta dalla sindrome di Jane: ricevere attenzioni mi manca così tanto che sarei arrivata al punto di vendermi ad uno qualsiasi per avrerne, senza far caso al fatto che, l'uno qualsiasi in questione, non mi avrebbe mai dato le attenzioni di cui ho bisogno io. Perchè, fondamentalmente, che me ne faccio di uno che muore dalla voglia di scoparmi quando ho assoluto bisogno di qualcuno da chiamare quando mi sento sola? Credevo che il fatto di concedermi avrebbe potuto avvicinarci e che gli venisse un pò voglia di starmi vicino. Ma questo equivarrebbe per lui ad avere una storia seria, ed è proprio ciò che non vuole. E io neanche. Non con lui almeno. Io vorrei solo essere cercata, vorrei qualcuno che mi ascoltasse, qualcuno che mi parlasse di sè, qualcuno di interessato e di interessante. Perciò tu, mio caro amico che riesci ad essere carino con me solo quando non ci vede nessuno e che pensi solo al modo migliore per divertirsi insieme, tu non fai per me. 
Magari può sembrare un discorso utilitaristico, ragionare in termini di "cosa ha da offrire" e "cosa posso dargli in cambio" però andando a stringere, questo è l'unico discorso plausibile. Perchè lui può darmi solo fisicità ed è l'unica cosa che io non voglio dare. Quindi, basta, rinuncio.
Però non glielo dico proprio adesso... mhm... facciamo prossimamente. Vorrei divertirmi ancora un pò. ^.^

Essendo oggi il 26 dicembre ma non sentendomi io particolarmente incline a scrivere qualcosa di vagamente nataliazio, credo che linkerò qui il sito di Don Zauker ( per saperne di più clikka QUI e leggi l'episodio XXIII) il fumetto più blasfemo e anticlericale d'Italia (ecco, magari il secondo dopo "i fumetti di P.") che ha postato una cosa intelligentissima contro la schifida usanza degli auguri per cellulare, e con un titolo parecchio significativo, direi: sincerità.

lunedì 20 dicembre 2010

Sono incazzata come una iena!

sottotitolo: possibile che ogni volta che vorrei essere perfettamente carina mi spuntino fuori brufoli e peli ovunque?!
secondo sottotitolo: ma le iene si incazzano?!

Ad ogni modo, per ridurmi a parlare di brufoli direi che al momento non ho grossi problemi. Ovviamente, ricevere gli auguri di un certo fraido mi avrebbe resa iperfelice, mah vabbè, questa sospirata riconciliazione non s'ha da fare.
I don't mind yeah, I don't mind. I've lost my mind yeah, I don't mind. 
Comunque, il mio autoregalo di compleanno è stupendo. Fine e pacchianissimo insieme, come chi se lo ha fatto:

Madò che fighe. Se non avessi paura di sformarle ci andrei anche a dormire. 
A proposito di andare a dormire... che cosa assurda! Non mi era mai successo che un ragazzo spingesse così tanto per portarmi a letto! Neanche quel trimone (grazie Linda per la gentile concessione di questo termine) con cui sono stata insieme! E' anzi paradossale che l'ultima persona alla quale l'ho chiesto s'è ritirata in modo schifato alla mia proposta e questo qui invece non vedrebbe l'ora! Ahahaha, fantastico! Ora mi rendo pienamente conto del significato delle parole: "sono lusingata, ma ti vedo solo come un amico". Dio, spero, che quando le hanno dette a me non volessero esprimere proprio ciò che provo adesso nei confronti di questo ragazzo (tanto caruccio, tra l'altro).  Comunque, non c'è affatto bisogno di ammazzare l'ego di una persona con una frase del genere. Si può dire la stessa cosa in mille modi molto più spiritosi, carini e meno stereotipati.Ad esempio: "mi dispiace, ho l'AIDS". Oppure: "mi dispiace, ma il mio percorso di TRANS-izione non è ancora completo, comunque quando mi farò rimuvere il pene per sostituirlo con un buco nuovo di zecca sarai il primo a saperlo". Si può anche ricorrere al classico: "mi dispiace, ho mal di testa..." e al fisiologico, "scusa ma sono indisposta..." (ma quest'ultima, che è la migliore, è già stata usata ed è fuori gioco per almeno 28 giorni, merda!). In ogni caso sono curiosa. Sono curiosa di come si possa provare qualcosa del genere nei miei confronti, che ho sempre pensato di essere l'antisesso per eccellenza. Sono anche curiosa si sapere se gli piace anche il resto di me o è solo una faccenda di bruta fisicità. Sarebbe ironico: io che che faccio di tutto per rendermi interessante e particolare che finisco per piacere solo dal punto di vista del mio corpo, al quale non do alcuna importanza. E poi sono contenta. mai ricevute tante attenzioni in vita mia. Mi  ubriaca completamente... appena mi si avvicina divento un'oca giuliva, sono patetica, sono pessimaaaa! Però sono felice. E sono felice anche di non provare altro che affetto e gratitudine nei suoi confronti, perchè se tutto questo dovesse smosciarsi in un nulla di fatto spero di uscirne abbastanza indenne. Lo spero tanto.
E poi, come mi ha saggiamente detto una delle mie fiamme, è il caso che io inizi a gurdarmi intorno. A stare sempre con lo stesso gruppo ho finito per avere una cotta per tutti, a giro. E invece non dovrei accontentarmi di questo, dovrei cercare qualcuno che mi assomigli e mi capisca, qualcuno che se la meriti, invece di tirarla qua e là.
Oddio mi è appena tornata in mente una cosa! Cioè, è terribilmente politically scorrect ma la devo assolutamente scrivere! La scrivo? Posso? possopossoposso?! Non posso, ma m'importa una sega.
Curiosando per certe bacheche pubbliche facebocchiniane mi è capitato di leggere questa frase: 
"salto di letto in letto perchè sono un folletto!"
Non so quale santo ha trattenuto le mie mani dal commentare proprio lì sotto: 
"Ma pensa! E io che credevo che quelle fossero le TROIE, non i folletti!"

Musichetta di commiato, cala il sipario.