mercoledì 13 aprile 2011

I'm giving up

Lo scorso fine settimana ho scaricato all'incirca 4 giga di maga da internet. Poi, credo di avere qualche arretrato da comprare alla star shop e anche qualcosa da leggere a scrocco da Ro. Questo dovrebbe tenermi buona per un po'. Inoltre ci sono sempre le unghie da curare, i capelli da tagliare (dopo Pasqua) vestiti da comprare, libri da leggere, cerette varie, la lotta (persa in partenza) contro la fame e il cercare di muovere il culo il più possibile per arrivare all'inarrivabile peso di 46 kg, la casa al mare da arredare, gli esami da preparare, i soliti amici da vedere... si dai, credo che potrò farcela, almeno per un po', senza disperarmi tanto. Spero sia finito il tempo degli isterismi, delle ossessioni, degli inseguimenti, dei piani inattuabili e delle paranoie varie. Cercherò di farmi forza e di convivere con l'idea che sarò sola per un periodo di tempo sconosciuto, come mi succede troppo spesso. Per questo mi circonderò di un bel muro di cose da fare per tenermi occupata e mi ritirerò nel piccolo mondo di Chiara, fino a giorni migliori, cioè finchè non si apriranno nuove porte.
Ciao ciao illusioni, ci rivedremo, prima o poi.

sabato 9 aprile 2011

frutta frutta

Sono un pò alla frutta perchè sto per pubblicare un commento fatto al post di un blog che ho trovato pubblicizzato ( o meglio sputtanato) nello splinder di Quelo. Il fatto è che questo commento mi ha fatto spisciare, pur in tutta la sua veridicità e crudezza:
"Tu consolidi la tua identità in rapporto a questo problema, identificato oramai nella disfunzione affettiva, rischi in pratica di non poterlo mai superare, perché in teoria, nell'eventualità di una riuscita, non saresti più tu. E' paradossale, ma la psiche - maligna - esige che il blocco emotivo si perpetui all'infinito, e che la tua personalità si confermi negli elementi "storici" di introversione, timidezza e, soprattutto, verginità, perché questo, fino a oggi, sei stato TU. E' un inghippo e a mio avviso dovresti accantonare gli approfondimenti in materia, i forum dei moribondi coi vani e consolatori tentativi di far comunella tra simili, debolezza solidale comprensibilissima peraltro. Dèdicati piuttosto che alla sindrome in sé, appurata, a una strategia, a una "cura", anche a pagamento: abbandonati a una professionista. No, non uno psicoterapeuta, intendo una puttana. Segui una dieta alimentare ferrea, anzi, se praticherai l'astinenza dagli amori a mano durante la terapia, avrai (affamato, un po' imbruttito nell'istinto) maggiori possibilità. Sarà d'uopo una certa quantità di sedute, e un bel gruzzolo, ma son convinto che infine perverrai al dunque. si tratta di rompere il ghiaccio, è un'impresa non da poco, ma non è certo l'impossibile." N
Direi che tralasciando il problema verginità che per me ormai non è più un problema, per il resto sto tizio ha riassunto in breve il mio modo di pensare (più passato che presente, perchè anche se non si direbbe grazie a Dio sto crescendo) e lo ha scardinato con una dose massiccia di sarcasmo. Vietato piangersi addosso, "si" all'azione. E quando non si può agire perchè non c'è niente da fare, si può sempre sdrammatizzare:


Speranza! Senza non si vive, con si vive male. Non resta che pregare... d'altronde lo fanno anche gli Smiths.
"So for once in my life
let me, let me, let me get what I want
Lord knows it would be the first time".