sabato 28 febbraio 2009

Voglio Il Mio Amore Tardoadolescenziale

"Non sei di queste parti tu ", disse la volpe, "che cosa cerchi ?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe "(...) Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "addomesticare" ? "
"è una cosa da molto dimenticata. vuol dire "creare dei legami"..."
"Creare dei legami?"
"Certo ", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo (...)
La mia vita è monotona (...) Ed io mi annoio perciò. (...) ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi laggiù in fondo, i campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano...."

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"per favore... addomesticami ", disse.
"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno più il tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti siederai un pò lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un pò più vicino..."

Il piccolo principe ritornò l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sà quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore..." (...)

Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, " ... piangerò ".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"È vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"è certo" disse la volpe.
"ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".

2 commenti:

  1. Un pezzo di questo brano del piccolo principe è usato anche nel libro "jack frusciante è uscito dal gruppo" per me,la più bella storia d'amore "tardoadolescenziale" che sia mai stata scritta. é il vecchio Alex che fa leggere quaesto brano alla sua Aidi, all'inizio della loro più-che-amicizia.
    ed io? troverò mai il coraggio di farlo leggere a qualcuno? E se anche ti obbligassi a leggerlo, tu capiresti? vorrai addomesticarmi?

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