martedì 25 agosto 2009

Manuale di sopravvivenza per giovani sfigati

La parola all'esperta, la "da-2-decenni-sfigata" sottoscritta.
Questo è un corso rapido di non-vita: come lasciarsi vivere nuotando nell'insoddisfazione che la vita da sfigati ci impone.
Il primo passo è riconoscere la propria sfigatezza: andate davanti allo specchio più vicino, guardatevi negli occhi e ripetete ad alta voce: "ebbene si, sono sfigato". Questo semplice gesto vi renderà coscienti dei vostri limiti, delle cose che non potrete mai fare ne avere, dell'impossibilità di realizzarvi in qualunque campo e di quanto sia inutile ogni tentativo di resistenza ad un destino già segnato. In poche parole ciò vi aprirà gli occhi su quanto siete cojoni.
Il secondo passo è riconoscersi in una di queste categorie di outsiders:


  • sfigato semplice: appartieni a questa categoria se: non hai progetti, non hai aspirazioni non hai passioni,non ti piace la musica e ascolti quello che capita, credi che il problema non sei tu, ma tutti gli altri, credi di essere solo poco portato per lo sport e non che la tua imbranataggine sia un pericolo per la comunità, non hai cura nel vestire, nel mangiare e si, neanche nel lavati (per non parlare dei capelli), l'ultima volta che sei uscito a divertirti la Montalcini era una ragazzina e ciliegina sulla torta, studi un sacco senza risultati. Non hai alcun ascendente su persone dell'altro sesso, meno che mai su quelle del tuo sesso, nei discorsi tra persone normali fatichi ad inserirti e quando si parla della vita del tuo paese pensi "ma è lo stesso posto dove vivo io?"
  • nerd: sei nerd se: ti piacciono le materie scientifiche e ti esprimi in linguaggio tecnico anche per dire " mamma è pronto pranzo?" inoltre te ne vai in giro parlando in codice con i tuoi amichetti altrettanto sfigatelli, porti gli occhiali spessi tre dita, sai tutto di giochi di ruolo e di serie come Star Trek, passi la tua vita al computer o davanti alla tv, quando vedi una/o ragazza/o vero ti imbarazzi e non sai da che parte cominciare. Manco a dirlo, a scuola non avevi amici ed eri il personaggio più inquietante della classe.
  • otaku: sei otaku se: collezioni fumetti, episodi di anime, action figures e pupazzetti di ogni tipo (con i quali giochi quando nessuno ti guarda). Sei il tipo di sfigato più viscido e saccente che possa esitere, sempre a discutere di cose come alta qualità e dettagli tecnici, ed il mondo ti sembra vuoto senza ragazzine in giro con la minigonna a pieghe e robottoni giganti con armi atomiche. Te le ragazze/i veri non hai neanche idea di come siano fatti.
  • hikkikomori: sei un perfetto eremita se: la luce naturale ti acceca, gli spazi aperti ti danno la nausea, la folla ti terrorizza, il contatto con altri esseri umani ti fa schifo e naturalmente sono anni che non esci di casa. Neanche per fare la spesa. o per sgranchire le gambe (infatti sei grasso da far schifo) insomma vivi sulle spalle dei tuoi che ti sfamano a sbafo e te ne stai sempre nello stesso pigiama puzzolente. Il tuo unico lato positivo è che internet non ha segreti per te (dovrai pure passarlo il tempo in qualche modo, no?) ci compri la roba, ci parli con la gente... ci fai anche altra roba che è meglio non statre a discutere...
Naturalmente queste sono esagerazioni... ma non pensare di essere normale solo perchè il tuo comportamenteo non è così estremo! TOGLITELO DALLA TESTA. Tu non sarai mai normale. MAI! Ed ora passiamo al passo successivo: definire una strategia di vita. Insomma come conservare la propria dignità di esseri umani in mezzo a tanta sfiga.
Ma la sapete una cosa? credo di essere la persona meno adatta a teorizzare una "way out". No davvero, non ho proprio idea di come si faccia a conviverci. Un esempio? Oggi dopo due anni che il mio autobus si ferma in una piazzola a Muccia per la merenda (eh si, pausa merenda, embè?!) dove si possono trovare un Hotel e a 20 metri un bar, io naturalmente mi dirigo diretta e convinta verso l'ingresso dell'Hotel, invece che verso il bar. Dopo un pò che camminavo ho finalmente capito che qualcosa nn andava (in effetti non si vedono molti bar con moquette e abat-jour alle pareti). Vallo a spiegare un pò te alla receptionist che vuoi un ghiacciolo!. Per fortuna sono uscita prima dello spiacevole inconveniente (ed ho anche fatto in tempo a controllare con sguardo furtivo che nn ci fosse nessuno che si stesse facendo una risata). Insomma questo esempio per tornare al discorso "come faccio ad uscirne se ce l'ho così dentro da sempre?". Credo di esserci nata così imbranata e, a questo punto, anche un pò tocca. Non so vestirmi cone si conviene alla mia età. Provo piacere nella lettura di libri e fumetti sfigatelli, disegno pupazzetti sfigatelli, guardo cartoni animati sfigatelli e nella mia serie tv preferita ci sono vampiri, cimiteri e paletti. Preferisco mille volte stare in loro compagnia, immergermici completamente e non fare caso più a niente piuttosto che passare la giornata come fa la gente normale. Frequentare i posti dove solitamente vanno i ragazzi qualunque mi deprime, il mio paese natale mi fa schifo e odio tutta la popolazione mondiale che abbia meno di 17 anni e più di 26. Di amica che mi consideri tale senza mezzi termini ne ho una sola (credo) e di ragazzi neanche l'ombra. Ma che dico l'ombra, neanche il sentore. Neanche un lontano ricordo, neanche ... neanche (eh shi shi simo capito, c'è la crisi). Questo fa di me un misto terrificante di tutte le categorie sopra descritte. Insomma tornando ad un discorso più generale, quando si ha sempre vissuto così, ormai non si crede più nel cambiamento: non ho più fiducia nella possibilità che un giorno io possa avere una vita viva, una vita vera, piena, felice, assolata e normale.
Ma poi, me lo dite cos'è che vi rende tanto normali? voi personaggi piatti che avete tutto o non avete niente e state bene così. Non ho davvero idea di come facciate ad essere tanto semplici. Vuol dire che per stare bene con se stessi e con gli altri la soluzione è non pensare?
Non credo sia poi tanto "normale".








lunedì 10 agosto 2009

letture pretenziose


Ho una marea di cosine da raccontare. Ok però adesso non iniziamo a scrivere di quelle solite robe pallose. Tipo che Nonno Cola e l'allegra famigliola ha sconfinato e li hanno avvistati al di qua delle montagne. Ma ti rendi conto? Nella mia stessa provincia! prima o poi me li ritroverò a fare la loro anoressica spesa al Cityper! Nuoooo, organizziamo le ronde a difesa dei nostri supermercati!
Ma visto che non volevo parlarvi di queste cose, non vi dirò di quanto sono stata felice di non esserci andata anche io e di non essermi ritrovata li con loro, perchè naturalmente era già stato tutto previsto e calcolato. U.U
Si mi sono risparmiata un'altra di quelle fughe imbarazzanti del tipo "un attimo c'è e l'attimo dopo"... si sta ammazzando su per le scale di casa...
Invece vi parlerò di un problema. Uno di quelli seri, non come questi odi immaginari tardo-(molto tardo)-adolescenziali. Bene, il problema è, che io non so leggere. Del tipo, oggi ho letto "la ragazza dell Sputnik" in due ore. Naturalmente non ci ho capito una sega. E a breve dovrò rileggerlo perchè non mi ricorderò neanche di che parla. Ora, io non leggo molto veloce. Come tutto ciò che mi rigurda, anche la mia velocità di lettura è perfettamente nella media, niente di speciale, davvero. Il problema è che quando una storia mi prende (e tutte le storie mi prendono... se escludiamo qualsiasi libro serio) non riesco a leggere le parti descrittive, vado subito a cercare i dialoghi e leggo giusto lo stretto indispensabile per poter seguire la trama. I miei occhi sono così allenati nel "salto della descrizione" (nuova disciplina delle NerdOlimpiadi in Svervegia) che non riesco proprio ad impedirgli di passare avanti. E così una trama tutta particolareggiata di nozioni interessanti si riduce all'osso. Adesso si capisce come ho fatto a leggere le 800 pagine di It in 4 giorni a tempo perso... semplicemente ho saltato tutto il saltabile. Bhè in realtà non è vero, quando un libro me lo prestano ci faccio particolarmente attenzione e cerco di leggere tutto -o quasi- perchè so che poi non avrò il tempo di rileggerlo prima di restituirlo, e a volte chiedere alla gente di riprestarmi un libro potrebbe rivelarsi particolarmente imbarazzante... (del tipo "scusa, me lo ridaresti?" "sicuro, se vuoi posso tirartelo direttamente in testa o preferisci che te lo ficchi in un posto un pò meno elegante?")... si immagino una scena più o meno così...
Insomma, questo post è un pò per chiedere scusa a tutti i miei amichetti di questa estate: Bella Edward, Midori, Sumire, Eragon, Lestat etc etc... mi dispiace ragazzi!
E per finire una cosina un pò assurda. Stamattina mi è tornato in mente il nome del mio libro preferito alle elementari: "Sette giorni a Piro-Piro".
Peso.

sabato 1 agosto 2009

Casini zodiacali.

Di solito uno si affida ai segni per schiarirsi le idee, no? Io no. Cioè non posso! Secondo gli esperti quando sono nata io le stelle erano in un momento di sfascio totale, tutte sbattutissime e impegnate a smaltire una sbornia epocale, per questo la mia situazione zodiacale è leggermente un casino. Essendo nata il 16 dicembre sarei un Sagittario, un segno che mi piace, se non altro perchè il centauro è una creatura molto fantasy, (lo dico con lo stesso tono di un gay che dice "molto trendy") che ricorda miti e foreste incantate e quindi mi ispira. Ma come Sagittario non valgo una cippa: secondo Wikipedia "Le persone di questo segno zodiacale sono considerate aperte (chi, io?),ottimiste(eh?!), accoglienti e dotate di uno spiccato sentimento comunitario(ma anche no!). Hanno una mentalità aperta e, nei casi migliori, uno spirito umanitario che può portarle all'impegno sociale e politico (?!?!) o all'attività religiosa. Amanti della libertà, competono per il titolo di più chiacchieroni (cooooosa?!) con i Gemelli, vivono con entusiasmo (ma dove lo vedi?!)  e una certa dose di ingenuità, senza troppo radicarsi nelle loro esperienze, ma proiettati generosamente verso l'esterno (what's "esterno"?!) spesso e volentieri viaggiando." Oltre a questo aggiungiamo che come segno di fuoco dovrei essere superattiva ed atletica, calorosa e vivace. seeeeeee.
Se vogliamo trovare qualcosa che mi assomigli davvero dobbiamo spostarci sull'ascendente, il cancro: temperamento sensibile, timido, fantasioso, impressionabile, ansioso e vulnerabile. Ricerca sempre sicurezza e comprensione, desidera una casa propria, non butta via nulla. Materno e casalingo, sensibile, lunatico, un pò impreciso ma tenace e diplomatico. Di umore mutevole, la sensibilità è acuta, l'immaginazione feconda, attaccamento al passato. Il mondo interiore è ricco di ricordi e di rimpianti, tendenza a rinchiudersi in se stesso. Questo si che ha capito qualcosa.
Quindi mischiando le due descrizioni otteniamo:
Sagittario ascendente cancro: C’é qualcosa di familiare in loro – sono come i ragazzi della porta accanto. Quando entrano in un luogo, non lo fanno in maniera vistosa. Essi, invece, si mettono a lato e si fanno strada all’interno. In quanto piuttosto sensibili nei confronti dell’ambiente che li circonda, essi possono diventare nervosi molto facilmente, specialmente in pubblico.Quando si sentono minacciati, o se si trovano in una situazione inusuale, il loro primo istinto é quello di difendersi. Quando si trovano di fronte a nuove situazioni, essi possono tirarsi fuori immediatamente o comportarsi timidamente. In genere, essi si presentano come persone gentili. Sembrano molto dolci, talvolta anche innocenti. Di solito essi si rivelano come persone troppo timide da poter avvicinare.
Ma, le sorprese non finiscono mai! lo sapevate che in realtà le costellazioni sono 13? e che quindi se si volesse riformulare il sistema dei segni astrologici in base a questo alcuni segni verrebbero spostati? e io finisco per ritrovarmi ad essere un "Ofiuco" perchè sono nata un paio di giorni in anticipo. Che sfiga! "L’Ofiuco è la tredicesima costellazione dello zodiaco moderno e l’unica che non ha un corrispondente segno astrologico. L’Ofiuco, il cui nome deriva dal greco, vuol dire ‘Colui che tiene il serpente’ ed infatti la sua iconografia più nota è quella di un uomo che porta un serpente ed il cui corpo lo divide in due parti, la Coda del Serpente e la Testa del Serpente. La costellazione di Ofiuco è detta anche Serpentario e come le altre dodici costellazioni (Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci) viene attraversata dal Sole nel suo cammino annuale attraverso la fascia dell’Eclittica. La sua posizione è tra il Sagittario e lo Scorpione (dal 30 novembre al 17 dicembre).
Lo zodiaco tropicale, su cui si basa il sistema astrologico classico, è stato diviso arbitrariamente in 12 parti uguali, solo per comodità, escludendo volontariamente l’Ofiuco perché renderebbe inesatte le attribuzione dei segni zodiacali a determinati mesi. In pratica i segni zodiacali hanno la durata di circa un mese solo per comodità: dodici mesi all’anno, dodici segni zodiacali, dodici costellazioni, più facile di così!"
L'unica cosa figa è che esiste un cavaliere dell'ofiuco: o meglio, un'amazzone, lei, Tisifone:

Sorvolando sull'armatura che ricorda un certo reggiseno di Madonna, ed anche sul fatto che lei è una dei cattivi (poi però si scopre che ha una cotta per Pegasus,ha ha!) l'è figa , no? Ma il mio preferito resta Aiolos del Sagittario:  (il cavaliere che muore prima dell'inizio della storia... porterà sfiga, sto Sagittario?!)