venerdì 18 settembre 2009

Carissime Amiche

Non avete capito un cazzo.
Oh sono certa che tra poco mi pentirò tantissimo di ciò che sto scrivendo, perché non dovrei farlo visto che non sono lucida e stanotte non ho chiuso occhio e sono in uno di quei giorni storti in cui non ho fame (brutto segno) non ho forza per incazzami con i miei (bruttissimo segno) e non riesco a fare altro che ascoltare musica emo con lo sguardo perso nel vuoto. Ma quante probabilità ci sono che lo veniate a sapere?
Il punto era che mi avete fatto girare le palle. Una di voi in particolare. Ma questa è un’altra storia. Mi girano le palle perché odio forzarvi a fare cose che non avete voglia di fare. Ed è ovvio che questa cena di ritrovo prima della mia partenza non s’ha da fare. Quello che non avete capito è che se non s’ha da fare non è colpa mia: a me piacerebbe tantissimo rivederci tutte insieme, magiare ridere e divertirci … ma ogni volta che ne parlo voi fate la faccia da “fai come vuoi”. Io?! Ma quando mai io ho deciso qualcosa in questo gruppo?! Anche questa volta non dipende assolutamente da me: siete voi che avete da fare, voi che dovreste avere voglia di salutare un’amica che parte, non dovrei essere neanche io a chiedervelo. Esempio: Lorena mi ha salutato due volte e forse ci rivedremo ancora, Roberta mi smessaggia anche se è impegnatissima a più di 200 chilometri da me, Chiara si è preoccupata di trovare lei un giorno in cui potessimo incontrarci e Giulia che neanche ve lo dico quello che sta passando non ha faticato a trovare un po di tempo per me. Ma io non mi sogno nemmeno di chiedere qualcosa del genere! Mi basterebbe solo che la smetteste di guardarmi come se fossi un alieno quando vi dico che sono a pezzi e che mi diceste che ci tenete un minimo a vedermi partire felice. La cosa peggiore è che non posso avercela con voi perchè è tutta colpa mia: sto raccogliendo quello che ho seminato. Da quando ci conosciamo mi sono appoggiata a voi in maniera molto opportunista, solo quando ne avevo più bisogno, quando invece non mi andava non mi sono mai fatta molti problemi a dirvelo. Credo che abbiate conosciuto sempre una parte molto scostante di me… e mi dispiace. So che suona molto ipocrita visto che lo sto dicendo ora che è troppo tardi ma mi è sempre dispiaciuto un sacco che sia andata così. Il fatto è che non abbiamo mai avuto molto in comune, io e voi. A parte interessi e hobby che è naturale che siano diversi, io non sono in grado di seguirvi quando fate dei commenti sulla gente della nostra città… perché non ho proprio idea di chi siano! Lo sapete che è come se non avessi vissuto qui con voi… anzi è come se non avessi vissuto affatto. Può sembrare solo una scusa stupida ma ¾ dei discorsi che fate riguarda gente di Tole, e mi ha sempre preoccupato molto avere tutti questi limiti nel parlare, che si aggiungono a quelli naturali del mio carattere. Vi confesso che solo quando sono con voi, tiro ancora fuori da chissà dove quel giochetto idiota che avevo iniziato alle medie, quando mi avevano fatto notare che parlavo troppo poco. Il gioco consiste nel contare mentalmente tutti i miei interventi nei vostri discorsi in base ad un punteggio: intervento a proposito: 1 punto, intervento al quale rispondete: 2 punti, intervento che vi fa ridere: 3 punti, intervento che cade nel vuoto: -1 punto, intervento detto balbettando: -2 punti etc etc… Bhe non è un giochetto idiota come sembra, perché col passare degli anni il punteggio a fine serata è visibilmente aumentato e credo che significhi che sto migliorando come essere sociale, anche se forse il processo è troppo lento perché voi possiate notare qualcosa. Però dovreste aver notato che ultimamente esco con voi tutte le volte che posso, cioè quasi ogni volta che me lo chiedete (a meno che io non abbia un esame a breve). E non è che mi diverta poi molto a fare quello che piace a voi, e ad andare dove volete voi, ma a me sta bene anche solo per stare insieme. E poi c’è la questione dei trasporti: anche se non mi andasse bene non mi lamenterei mai perché siete voi che mi portate a spasso e lo so che ogni volta è una gran scocciatura e sono ancora incredula perché vi limitate a farmelo pesare solo ogni tanto. Ed è davvero davvero molto ipocrita da dire… ma se ci pensate… io non ho mai detto a nessuno di voi “ehi stasera usciamo, passami a prendere”. Però è vero che non ho mai fatto niente per evitarlo… la differenza sostanziale per me sta nel fatto che mi rimetto alla vostra coscienza: mi va di stare anche con Chiara, ok, la passo a prendere; se non mi va no. Ve l’ho detto, non mi piace spingervi a fare le cose. Poi ogni tanto magari ci resto un po male quando parlate di quanto vi siete divertite quella sera… che io magari ero a casa ad annoiarmi davanti al computer perché non sapevo che uscivate. Ci resto male ma è giusto e lo capisco, è l’ovvia conseguenza del modo in cui ho scelto di comportarmi. Invece non capisco quando vorreste farmi fare qualcosa. Ad esempio se mi offri da bere: “Grazie, ma non devi… dai il mio lo pago io… uffa! Ok se ci tieni…” Ecco, più di questo non posso dirti. Non puoi forzarmi a ripagarti da bere: non te l’ho chiesto io, l’hai fatto di testa tua, nessuno ti ha costretto. Ieri quando ho detto che se avremmo fatto la cena vi avrei pagato le bevute l’ho fatto solo perché sapevo che era quello che volevate sentirvi dire. Ma non è qualcosa che mi fa sentire fiera, per me è un gesto vuoto, un rito di cui non colgo il senso. Ma non è meglio che, quando sarò in Svervegia, mi metto di impegno e vi cerco un regalo? Non è qualcosa di più personale, di più costoso e che richiede più impegno? Non vi farebbe riflettere sul fatto che io là pensavo a voi? Non sarebbe un modo più carino per sdebitarmi dei passaggi? Sapete che vi dico? Io domenica ve la butto là così e poi se vi sta bene ok, se invece non vi sta bene per favore aspettate almeno che io non ci sia prima di lanciarvi occhiate scocciate.

2 commenti:

  1. Non ho parole .... Chiaretta ti giuro ... non ho parole !!!!Sono rimasta..scioccata !!! Mi dispiace che pensi tutto ciò ... ogni volta che noi usciamo ti abbiamo chiamato sempre ... o perlomeno io l'ho fatto sempre il tuo nome !!! Del fatto che parti per me invece è stato un colpo basso quando mi hai detto che accadrà il 26, non me lo ricordavo !!! Della cena è normale che ti diciamo "fai come vuoi" ... non dobbiamo essere noi a dirti di fare qualcosa... ma nemmeno ad obbligarti ... io forse ho capito con chi ce l'hai... "dell'una di noi in particolare".. ho capito chi è ... ma è fatta così .. l'ha sempre fatto !!!!Però devi dirle queste cose Kiaretta ... faccia a faccia ... rintanarsi in un angolo, nascosto da tutti e tutto, piegarsi su sè stessi a scrivere , dando le spalle al mondo non porta a niente !!!
    Per domenica fai come vuoi ... fà quello che senti ... e io ( almeno io ! ) capirò !!!
    Ti voglio bene... CAPITO ???
    =FRANCESKINA=

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  2. Lo so che mi volete bene, so che quello è il suo comportamento naturale, so anche che dovrei dirvelo in faccia... ma sono certa che non funzionerebbe! siamo tutte così cocciute! e io più di tutti! E poi non ho affatto voglia di fare questioni proprio adesso! resistiamo questi ultimi giorni e poi avremo 5 mesi per calmarci e sentire la nostra mancanza a vicenda! oggi sto molto meglio di ieri e vedo tutto più chiaramente... ho sbagliato a prendermela tanto, scusate! l'avevo detto che me ne sari pentita! comunque, ti voglio bene Fra, vi voglio bene e questo è appurato altrimenti non starei qui a farmi tante seghe! a domenica!

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