venerdì 8 ottobre 2010

Amicizie del caccolicchio

Comunque, ho scoperto in me un animo affine a quello di Annie. Se mai dovessi amare seriamente qualcuno credo che gli spezzerei le gambe e lo legherei alla sponda del letto, così finalmente potrei dare sfogo ai miei istinti di crocerossina frustrati (e magari anche ad altri istinti che non sto qui a specificare). Oh, che goduria. La ragazza zerbino che si ribella e diventa un personal Jesus, o , sempre in tema Depeche, “we call it master and servant”. Beeello.
Vabè, adesso basta scherzi (quali scherzi?! Io parlavo sul serio...), e direi di cominciare ad analizzare le ragioni del mio ennesimo EPIC FAIL (come se negli ultimi 2 anni avessi mai fatto qualcos'altro...).
Sparare battute terribili su me stessa cercando di fare dell'ironia mi aiuta fino ad un certo punto  perchè ogni volta che rido pensando a quanto sono inutile e insignificante per “amiche” ma soprattutto per “amico” (se così lo voglio chiamare, cit.) una parte di me muore. Ho paura che sia la verità. Cioè no, io so benissimo che è la verità. E mi faccio schifo... specialmente ripensando a Quelo:

Quelo, il mio idolo. Questo paragone è talmente cattivo che mi fa morire dal ridere: un idolo, un pezzo di legno (il livello di sensibilità è quelo) e c'ha pure una certa somiglianza con l'originale. Ma soprattutto non fa un cazzo: sta li e si lascia pregare. E' lui. Mi ricordo anche come si chiama questo processo: “reificazione”, cioè fare dell persona una cosa. Ed ora lodatemi perchè sono strutta. U.U.
Quelo che vorrei sapere è se lo idolatro perchè è lui o perchè al momento non ho nessun altro da adorare. In queste cose mi sa che ho poca fantasia. E poi è troppo comodo, provarci con lui di cui conosco già molto, piuttosto che ricominciare da capo tutto il lavoro di conoscenza con qualcun altro ex-novo. Così si spiega perchè non ho colto quelle 2 o 3 occasioni carine che mi sono capitate questa estate. Stupida Chiara stupida! Per Quelo!
E poi anche perchè sapevo cosa aspettarmi. Calci in culo compresi. Il mio istinto masochista non poteva resistere. Mi tratta come la peggiore delle merde, come non adorarlo! Ah! e non dimentichiamo l'altro istinto che mi fa buttare a capofitto nelle cause perse: quello di non voler sprecare le cose. Ho un'avversione maniacale per qualsiasi tipo di spreco. Di soldi, di parole, di cibo... di sentimenti. C'erano questi bei sentimenti preconfezionati da anni, che faccio li butto via? Ma anche no, riutilizziamoli! Evviva il riciclaggiooo. Idiota. Però per me è ancora così... tra noi c'era quella confidenza carina, o meglio, da parte mia, c'è complicità rispetto e stima (non solo “c'era” ma “C'E'”... errare è umano, perseverare ... è da me.) Quindi non voglio buttare via tutto. E' troppo grosso questo mio ingrippo di sentimenti contrastanti... non ci entra in un cassonetto. Ma ho anche tanta tanta paura... sono terrorizzata dall'idea che la mia adorata tavoletta di legno non sia la persona che penso io. Un conto è se non vuole capirmi, se non gli interesso, se non sono abbastanza... ma se invece non potesse? Se avessi sprecato tutto questo tempo dietro ad una persona che semplicemente non può arrivarci? Dietro ad una persona vuota che si finge qualcuno? Se tutta la musica, i fumetti, tutto il grandioso che c'è in lui servissero solo a nascondere... che sotto non c'è niente altro? O.ò
Però sto post sta diventando troppo lungo e para-noioso.
“Forse è meglio finirla qua, veramente”.
Muhauahuahauahua.

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