Ieri, all'improvviso, ho sentito un fortissimo "crack" dal nulla. Poi mi sono accorta che avevo appena perso un altro pezzo.
Evidentemente, devo avere un cuore enorme, perchè continuano a sbriciolarmelo, eppure batte ancora.
Realizzare all'improvviso quanto non gli servo, non gli interesso, non gli importo... mi svuota. E' paradossale, ora che mi sento così forse io e te inizieremo ad assomigliarci: siamo aridi, insensibili, superficiali, vuoti.
Mi sa che ci rinuncio. Ho perso.
FAIL! LOSER! sono un coniglio, una codarda, un'invertebrata, una collezione di battaglie perse senza neanche provare a combattere.
Ho realizzato che il mio tempo è ciclico. Non prosegue in linea retta verso il futuro, come quello di tutti. E' un tempo ancestrale, mitologico, pagano: c'è il caos, c'è il destino, ci sono i presagi, ci sono pure i profeti e i dei minori a cui santificare stagioni che si rincorrono in un cerchio chiuso, eventi come monolitici macigni che mi si stringono intorno finchè non resterò schiacciata.
Perchè devo ripetermi negli stessi tormenti ed errori in un loop senza fine?
Perchè mi sono ostinata ad inseguire qualcuno in cui non ho fiducia e di cui ci sono tantissime cose che non riesco a comprendere, figuriamoci ad accettare.
Insomma è ancora colpa mia. C'è mai una volta in cui non lo è?!
P.S. l'immagine viene dalla miniserie di Tess of the d'Umbervilles della BBC del 2008... Che c'entra Tess?! Niente, solo che ho appena riscritto la trama di questo romanzo con me nella parte dell'eroina tragica! Manca giusto un accenno al darwinismo e al "survival of the fittest" e sarebbe perfetto! Studiare troppo fa male! Comunque se sono sfortunata in amore almeno un 30 in letteratura inglese me lo merito, no?!
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